Gruppo Studentesco Cattolico

"Giovanni Paolo II"

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Per Meditare

Dio è una lacrima d'amore nel più profondo nascondimento, versata sulla miseria umana Ludwig Feuerbach (autore di questo pensiero) è stato uno dei protagonisti di uno snodo cruciale della Filosofia moderna. Ha sentenziato che l'oggetto primo dello studio filosofico non doveva essere più l' "assoluto", ma l'"uomo", e precisamente l'uomo reale, vero, concreto, nella sua consistenza fisico- sensibile. In altri termini ha rovesciato il mistero della teologia nell'antropologia (com'è noto, distanza di tempo, la sfida è stata accolta dalla teologia fruttuosamente. In tal modo egli si è trovato ad essere uno dei capostipite del moderno ateismo. La sua convinzione era che "la conoscenza che l'uomo ha di Dio è la conoscenza che l'uomo ha di se stesso" (L.F., L'essenza del cristianesimo). Naturalmente parliamo di ateismo filosofico, non dell'attuale proclamato ateismo che altro non è che millantato credito da parte di persone che si rifiutano di pensare e che non farebbero onore neppure da lontano, nemmeno alla battuta più materialista e celebre di Feuerback: "l'uomo è ciò che mangia…" Infatti la frase continua: "…ma l'uomo mangia ciò che è!". Infatti Feuerback mai smise di confrontarsi con la teologia e con le domande…dunque, in tarda età giunse a scrivere testi da sapore mistico. Si, un ateo sinceramente pensante e alla ricerca s'interessa di Dio molto di più di certi menefreghisti o credenti superficiali e pressappochisti, perché ha per maestro l'insegnante più esigente: la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

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