Gruppo Studentesco Cattolico

"Giovanni Paolo II"

Inserire la password per entrare

Password

 

 

 

 

Dalla parola di Dio

vedere bene “Il Signore ha spalmato un po’ di fango sui miei occhi: sono andato, mi sono lavato, ho acquistato la vista, ho creduto in Dio” cfr. Gv 9, 11 Recentemente, uno dei miei allievi, ha detto in classe: “Se lei mi fa vedere Dio, io ci credo!” Così…: tra incredibile orgoglio e autentico desiderio. Pensavo a lui ieri, durante la liturgia eucaristica che presentava il brano evangelico del “cieco nato” guarito dal Signore. Gesù era Dio fatto uomo, eppure non poteva essere visto in stato di cecità; dunque, prima Egli mette sugli occhi spenti un po’ di fango (mi ricorda il gesto creativo dell’uomo secondo Gen 2 - che fa sempre esclamare “Dio, sa tirare fuori dal fango cose grandi!- ), poi ordina al povero mendicante, disabile fin dalla entrata nel mondo: “Va’ a Siloe e lavati!” Gesù è venuto proprio per farci “vedere”, attraverso di Lui, Dio. Ma ciò non è possibile se siamo accecati dai nostri preconcetti e dalla nostra orgogliosa presunzione. Noi non abbiamo diritto a un bel niente di fronte a Dio. Tutto è dono, da accettare con meraviglia e obbedienza. Il cieco nato racconta ai farisei, accecati dall’orgoglio di casta e dal rancore: “Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo”. Per accedere a Gesù, oltre alla disposizione d’animo, ci sono delle cose da fare che Lui ci ha chiesto e ci chiede. Sono per noi, per guarire dalla nostra cecità. Sono: 1°- lasciarci mettere del fango sugli occhi (accettare con fede i GESTI semplici che lui ci offre); 2° - andare a Siloe (rappresentazione della Chiesa= luogo dove ci si lava); 3° lavarsi (vivere i gesti e le parole che a Siloe/Chiesa permettono di lavarci). Infine, rendere testimonianza con coraggio e semplicità di quanto si è vissuto. L’atteggiamento preconcetto più pericoloso? Quello dei farisei: l’orgoglio. Ci ricorda il Santo Padre: “L’orgoglio impedisce a Gesù di guarirci”. "E’ forte infatti nell’uomo la tentazione di costruirsi un sistema di sicurezza ideologico: anche la stessa religione può diventare elemento di questo sistema, come pure l’ateismo, o il laicismo, ma così facendo si resta accecati dal proprio egoismo (Benedetto XVI)" Nell’angelus di domenica 2 marzo ha poi fatto la seguente considerazione, valida per noi, uomini e donne del XXI sec.: "Al cieco guarito Gesù rivela che è venuto nel mondo per operare un giudizio, per separare i ciechi guaribili da quelli che non si lasciano guarire, perché presumono di essere sani" cfr Gv 35- 41. Dio è invisibile per essenza poiché la sua assoluta trascendenza non può essere mai confusa con le cose materiali. Infatti il Vangelo di Giovanni comincia con “Dio nessuno l’ha mai visto…”(1, 18a). Dio si è fatto uomo in Gesù per farsi vedere, Gesù si è “prolungato” nella Chiesa per farci vedere, per tutti e perché tutti sapessero e potessero vedere. Il versetti Giovanni conclude il solenne Prologo con “proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato”(1, 18)… Ma a noi “ciecati” non basta mai. Leon Bloy, lo scrittore francese, con senso dell’umorismo scrisse che l’uomo moderno ha superato di gran lunga l’apostolo Tommaso: “La sua ammirevole superiorità consiste infatti nel non credere nemmeno dopo aver visto e toccato. Ma che dico! Nel diventare incapace di vedere e di toccare a furia di non credere”. Chiediamo al Signore che ci liberi da questa forma di presunzione.

 

 

 

 

 

 

 

 

Per i miei studenti del corso di R.C.

Inserire la password

 

"Il giornale di bordo"

Classe Virtuale


 

Area riservata

Allievi

" Giancardi - Galilei - Aicardi"

Ex Allievi

 

inserire la password